Io ti ho trovato

  • Titolo: Io ti ho trovato
  • Autore: Lisa Jewell
  • Casa editrice: Neri Pozza
  • Collana: I Neri
  • N° pagine: 352
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“Lei risponde facendo energicamente di sì, ma anche nei suoi occhi c’è un ombra di paura, forse comincia ad avere dei dubbi. Forse si sta chiedendo come mai ha deciso di prenderselo in casa, in fondo, potrebbe essere chiunque.”

Alice Lake è una donna single, madre di tre figli e padrona di tre cani con i quali vive in un piccolo cottage sulle coste dello Yorkshire, a Ridinghouse Bay. Per mantenere se stessa e la sua famiglia compone collage con ritagli di vecchie carte geografiche che poi vende in rete.

Ha una storia travagliata colma di scelte e uomini sbagliati. Ma una sera tutto cambia. Sulla spiaggia di fronte a casa sua, Alice scorge la sagoma di un uomo: è solo, seduto sulla sabbia umida, le braccia intorno alle ginocchia, incurante del buio, del freddo e degli spruzzi provenienti dal mare. Ha l’aria sperduta ed uno sguardo tanto confuso e triste che Alice decide di avvicinarlo per prestargli soccorso. Parlando con lui, scopre che l’uomo non ricorda nulla di sé, non sa come sia arrivato lì o da dove provenga. Alice prende allora una decisione avventata: porta l’uomo a casa sua, sistemandolo temporaneamente nella dependance che è solita affittare ai viaggiatori, momentaneamente vuota.

Nello stesso momento a Londra, una giovane donna ucraina appena rientrata dal viaggio di nozze, quella stessa sera dopo ore di angoscia e attesa, decide di telefonare alla polizia per denunciare la scomparsa del marito, un uomo affascinante, di successo e molto riservato.

Il racconto si sviluppa in parallelo anche nel 1993 dove incrociamo le vite di Graham e Kristy, due adolescenti in vacanza con i genitori, dove incontrano un tipo alquanto particolare che ha occhi solo per la giovane Kristy.

Tutto il racconto è in grado di tenere il lettore con il fiato sospeso e gli permette di immedesimarsi in ognuno dei personaggi, vivendo le loro angosce e le loro paure, fino all’ultima pagina. Giunti alla fine della narrazione, il lettore può finalmente sciogliere la tensione, lasciando andare un respiro trattenuto fin dall’inizio che lascia  il posto ad una sensazione speciale, quasi fisica.

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